mercoledì 27 ottobre 2010

Alla fonte

E' proprio quando meno te l'aspetti che ti prende quella strana forza creativa, e così, nella serata di ieri, mi sono ritrovato ad abbozzare una nuova possibile sceneggiatura. Quella notizia mi ha lasciato terribilmente indignato e non potevo che reagire...a modo mio, naturalmente. Rabbia e frustrazione, è noto, sono una notevole fonte d'ispirazione per grandi racconti. In fondo, cosa c'è di meglio di un forte litigio famigliare per risvegliare quelle parti nascoste di sè che chiedono incessantemente di essere ascoltate?

Da un lato provvederò quindi a filmare "?", il corto scritto circa un mese fa, mentre dall'altra mi ritroverò a impostare e scrivere un nuovo script. Ho la base, ma mancano loro, i personaggi. Li troverò...o loro troveranno me. Poco importa: l'unica cosa che conta è che in un modo o nell'altro c'incontreremo. Cresce intanto l'esigenza di un qualcuno che se la senta di leggere i lavori in anteprima...una necessità sviluppatasi negli ultimi mesi nata dal desiderio di critiche e conferme. Una sorta di via libera per la strada maestra.

Intanto, mentre aspetto ulteriori responsi su "17.32" da gente fidata, non posso che apprezzare la pubblicità che alcuni Amici hanno fatto nelle loro pagine di Facebook. Sono piccoli gesti, ma che per me contano davvero molto.

venerdì 22 ottobre 2010

"Our hopes and expectations...

...black holes and revelations". Capisco solo ora queste parole di Starlight, la canzone dei Muse. E' incredibile come uno provi a pianificarsi la propria vita...

...le proprie giornate...

...le proprie ore...

...i propri minuti...

...per poi vedere i propri piani sgretolarsi quando si scontrano con la cruda realtà delle cose. E' così che finisco per impostarmi molte giornate. Inutile dire che esse esistono solamente nel mondo delle mie idee...un mondo decisamente troppo bello per poter essere quello reale.

E così si va avanti; di illusione in illusione, incontro a speranze vane, ma mai totalmente sopite. Non capisco. Non vi capisco. Non ti capisco. Non mi capisco.

Ora come ora desidero solo uscire da questo buco nero; ci sono entrato qualche mese fa, ma quello che ho trovato lungo il percorso non mi è piaciuto. Cresce l'ansia e s'insinua il sospetto che le rivelazioni non siano altro che ulteriori delusioni da aggiungere a un rancore oramai corrotto.

mercoledì 20 ottobre 2010

SI'attle!

Solo una settimana fa ho avuto la conferma...John Jacobsen mi ha fatto penare per un mese e mezzo, ma tutto è bene quel che finisce bene...o almeno così dicono.
Così a marzo partirò per Seattle e starò via poco più di un mese, cercando di capire quale deve essere la strada da seguire per il mio futuro. Qualche tempo fa mi sembrava di non essermi presentato alla partenza, ora ci sono finalmente arrivato e partirò con un ritardo enorme rispetto agli altri. Ma ciò che conta, in fondo, è tagliare il traguardo con successo.

E poi, ancora una volta, quando credo di aver finalmente capito, mi accorgo in realtà di avere solo frainteso.

venerdì 15 ottobre 2010

"17.32" - primi responsi

Finalmente ci siamo!

Il film è finito e quattro persone hanno già avuto modo di vederlo. Che dire...il responso è sicuramente positivo e non potrei essere più felice. Sono state fatte molte interpretazioni; c'è chi ci è arrivato più vicino e chi più lontano, ma ciò che unisce queste opinioni è il parere positivo e soddisfatto. Mi sono molto divertito in questi giorni a incentivare il dibattito e devo ammettere di essere rimasto piacevolmente sorpreso nel vedere come ognuno sia venuto fuori con una propria teoria. Ne conto già tre, qualcuna molto credibile e qualcun'altra un po' più "tirata", ma va bene così (per la cronaca solamente uno su quattro ha capito tutto per filo e per segno).

L'obiettivo l'ho centrato se in quei 10 minuti di film la gente pensa ed elabora delle proprie soluzioni, se riflette sulla vita, sulla propria vita, e su cosa voglia dire viverne una al pieno delle proprie possibilità. E' un film che è nato dentro al cuore, dentro al cuore mio e dentro a quello di Marco. Una frase credo che riassuma perfettamente quei pochi minuti: "scegli o la vita sceglierà per te". Sembra banale, ma dietro ad essa si celano la maggior parte dei nostri problemi. Puoi sapere la teoria a memoria, ma nelle tue mani è sprecata se non decidi di attuarla.

domenica 10 ottobre 2010

Collegare i puntini...

...e vedere cosa viene fuori. Ho sempre amato fare questo tipo di cose, da sempre, fin dall'asilo o giù di lì. E devo ammettere che è altrettanto bello anche dal punto di vista metaforico.

Poco fa riflettevo su quale sia stata la genesi del mio ultimo film ed è sicuramente interessante capire il momento in cui è stato concepito. Era tra febbraio e marzo, in un periodo un po' turbolento della mia vita, e stavo leggendo un libro (Il codice dell'anima) che parlava della figura del daimon unita a varie riflessione filosofiche. Ad un tratto, come un fulmine a ciel sereno, arrivò *quella* notizia. Wow. Proprio mentre leggevo quelle parole. Doppio wow. Collegando le varie tappe riesco anche a ricostruire quasi per filo e per segno la cronologia delle idee...ma qualcosa mi sfugge. Dei puntini non sono stati segnati. Manca qualcosa per capire il disegno finale.

La stessa identica situazione la trovo dal punto di vista sentimentale. Riesco a intuire il disegno, è chiaramente un volto, ma qualcuno ha cancellato i punti decisivi per comprendere il tutto. Il volto ha un'espressione felice o rassegnata?

P.s.: sì, potrei essere sotto l'effetto di alcool.

mercoledì 6 ottobre 2010

Falsa partenza

Nessun accordo tra i gareggianti, se di gara si tratta. Qui nessuno aspetta nessuno. Tutti vanno: chi più veloce e chi più lento. Tutti tranne uno. E quell'uno credo proprio di essere io.
Ho come la sensazione di essere rimasto indietro, di star perdendo, anche se probabilmente non c'è qualcuno a tenere il punteggio. Non stavolta perlomeno. E' così che mi accorgo che tutti i miei coetanei sono tornati in "azione": c'è chi lavora e c'è chi sta studiando all'università. Io invece passo le mie giornate tra hobby di varia natura e "lavori" solamente teorici dai dubbi risultati. La mia scelta l'ho fatta, è stata la meno scontata, ma in fondo credo e spero che sia quella più gratificante. E' così che stanotte ho "sbloccato" il "blocco" di oltre un mese scrivendo un piccolo corto. Lo girerò questo inverno. Forse. O forse finirà nella galleria dei lavori abbozzati. Resto dell'idea che qualcuno dovrebbe leggerli, così che possa farmi un'idea precisa sulla percezione di un esterno. Ci penserò.

La gara è cominciata e io non mi sono neppure presentato alla partenza. Arriverò, arriverò in ritardo, ma arriverò anch'io.

domenica 3 ottobre 2010

Pensieri piramidali

Dimenticare quello che è successo (o non è successo, forse) è difficile, specialmente quando frammenti di vita passata continuano a contaminare il tuo presente. Ammetto che ancora non so se tu sia finita sulla mia strada accidentalmente o se sia stato invece io ad avere intralciato la tua. Purtroppo o per fortuna, però, non mi sono ben chiari i concetti di "sconfitta" e di "arresa", quindi credo proprio che continuerò per il mio percorso come ho sempre fatto.

Ma non fraintendere; non ho intenzione di passare da te per tagliarti la strada. Fino ad ora ci siamo incrociati e abbiamo preso direzioni differenti, ma tu, anche se non lo sai, mi hai già indicato la via. E se la prossima volta fossi io ad suggerirti la direzione verso cui svoltare?
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Prima degli scherzi. Poi dei consigli seguiti da un sogno. Quindi i miei pensieri e infine la loro materializzazione nella realtà. Tutto questo nel giro di una decina di giorni. Ti stimo, davvero. Se ti conoscessi ti stringerei sicuramente la mano.